venerdì 13 settembre 2013

"Anni di piombo" (1981)


"Anni di piombo" (Die bleierne Zeit, RFT, 1981)
Regia: Margarethe von Trotta
Sceneggiatura: Margarethe von Trotta
Interpreti principali: Jutta Lampe, Barbara Sukowa, Rüdiger Vogler
Produzione: Bioskop Film, Sender Freies Berlin (SFB)
Distribuzione: Gaumont

TRAMA: La vita di Julianne, collaboratrice presso un giornale femminista, viene stravolta dalle vicissitudini della sorella Marianne, arrestata in seguito a un attentato svoltosi per conto di un gruppo di terroristi appartenente all'estrema sinistra tedesca. Durante le numerose visite al carcere, le due sorelle avranno modo di discutere delle vicine e al contempo distanti opinioni etiche e politiche, queste ultime guarnite dai numerosi ricordi di infanzia che le han viste, anche in tal caso, a cavallo di un'instabile equidistanza. Quando Marianne morirà nella sua cella in circostanze misteriorse, Julianne darà inizio a un'inconcludente indagine, costretta, infine, a prendersi cura del figlio della sorella, al quale racconterà la verità sulla madre.


CRITICA: Con questo lungometraggio, Margarethe Von Trotta non si mostra interessata ad affrontare la strada del film di denuncia, non vuole raccontare e recriminare la situazione e i fenomeni sociopolitici del proprio paese. Seppur la crudeltà di determinate sequenze assuma, per forza di cose, un valore visivo oltremodo tangibile e la presenza delle autorità costituite sia parte integrante degli ambienti affrontati, la cineasta tedesca, qui al quarto lungometraggio, servendosi della soffocante aria scaturita dalla rivoluzione sociale insorta, affronta il rabbioso rapporto di due sorelle divise dai discordanti ideali politici e, al contempo, saldamente legate dalle condivise reminiscenze adolescenziali, in un quantomai rigido valzer dei flashback che vede le suddette muoversi in un sottile scambio di ruoli determinato, appunto, dalle continue analessi introdotte all'interno della narrazione. Volontariamente o meno, le protagoniste basano le proprie azioni sui principi acquisiti dagli insegnamenti dell'autoritario padre pastore e dalle esperienze condivise in gioventù, per lo più collegate al tema delle ingiustizie verso i popoli, materia quest'ultima affrontata quotidianamente da entrambe le donne in maniera discrepante, se messe a confronto. Ed è appunto fra i significati attribuiti in educazione alle parole "protezione" e "violenza", "legalità" e "illegalità", che le protagoniste tenteranno di raggiungere un compromesso affettivo, proposito quest'ultimo bruscamente interrotto dal vetro della sala dei colloqui e dal tragico avvenimento finale. Perché è di affetti che qui si narra, e la Von Trotta non ha il benché minimo dubbio, al riguardo.

VOTO: 4 su 5

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